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Giornata della memoria

La Giornata della Memoria, celebrata ogni 27 gennaio, segna un momento cruciale per riflettere sull’Olocausto e sull’immenso dolore inflitto a milioni di perseguitati, perché diversi. Questa ricorrenza, istituita dalla Legge 20 del luglio 2000 e resa mondiale il 1° novembre 2005 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, non è solo una commemorazione, ma un invito a mantenere viva la memoria di eventi che non devono essere relegati nell’oblio. Il pericolo di una “monumentalizzazione” è reale: la memoria può svanire, riducendosi a un rituale vuoto se non alimentata da una riflessione profonda.

In un’epoca in cui i testimoni diretti dell’Olocausto sono sempre meno, il compito di trasmettere la memoria ricade su di noi. È essenziale che le nuove generazioni comprendano non solo i fatti, ma anche le emozioni, il dolore e le esperienze di chi ha vissuto quell’orrore. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” (Primo Levi): questo è il principio che deve guidarci. La memoria non è solo un ricordo passivo, ma un’azione attiva che richiede riflessione, discussione e crescita.

Riteniamo importante, infatti,  partire dalle scuole organizzando attività per il 27 gennaio. Dobbiamo impegnarci a preservare la memoria attraverso l’educazione, la letteratura e il dialogo in quanto l’Olocausto non è solo una questione storica, ma un monito per il presente. Oggi, analogie inquietanti emergono in contesti di conflitto, dove il linguaggio di odio e deumanizzazione riemerge. Questa giornata deve diventare un punto di riferimento per riconoscere e combattere ogni forma di intolleranza, discriminazione e violenza.

Celebriamo 25 anni di ANCeSCAO MODENA APS!

Il 14 dicembre del 1999 nasceva ANCeSCAO MODENA APS
Oggi vogliamo festeggiare un traguardo importante: 25 anni di impegno, passione e dedizione al servizio della comunità di Modena e della sua provincia. 31 Centri Sociali e Orti, 11000 soci iscritti, di noi si dice che COLTIVIAMO BENESSERE SOCIALE, collaboriamo con le istituzioni, siamo un punto fermo, una cassa di risonanza, organizziamo e collaboriamo per promuovere la socialità fra la gente.
ANCeSCAO MODENA APS è un'associazione che da un quarto di secolo si impegna a promuovere la solidarietà, il volontariato e il benessere sociale.
Siamo un punto di riferimento per i cittadini, lavorando instancabilmente per migliorare la qualità della vita e supportare le fasce più vulnerabili della popolazione.
In questi anni abbiamo realizzato progetti che abbracciano diversi ambiti: dall'assistenza agli anziani, alle attività culturali e ricreative, fino al supporto alle famiglie in difficoltà. Ogni nostro sforzo è volto a costruire un futuro migliore per tutti noi.
Grazie a tutti i volontari, ai soci e a chi ha creduto in noi! Insieme continueremo a fare la differenza nella nostra amata Modena. 💪❤️

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: UNITI PER IL CAMBIAMENTO

Oggi 25 novembre ci uniamo per dire basta alla violenza di genere. E' un giorno per riflettere, sensibilizzare e agire.

La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e ogni giorno è una lotta per la dignità e il rispetto. Infatti "la violenza non è forza ma paura". Vogliamo ricordare due citazioni che ci appaiono estremamente significative e che ci danno un'indicazione su che basi dovremo riformulare la nostra società: "Non possiamo sempre costruire il futuro per i nostri giovani, ma possiamo costruire i nostri giovani per il futuro" - Franklin D. Roosevelt. "La vera misura di una società si può trovare nel modo in cui tratta i suoi membri più vulnerabili" - Mahatma Gandhi.

Consideriamo, inoltre, importante ricordare e sottolineare i segnali di allerta della violenza domestica e psicologica, i quali possono variare. Sono presenti alcuni indicatori comuni da tenere in considerazione.

Ecco un elenco di segnali che potrebbero indicare la presenza di violenza domestica:

  1. Controllo eccessivo: il partner mostra comportamenti possessivi, controllando dove l'altra parte si trova, con chi parla e come trascorre il tempo
  2. Isolamento: il partner isola la vittima da amici e familiari, limitando le sue interazioni sociali e il supporto esterno
  3. Comportamenti violenti: essi possono includere esplosioni di rabbia, minacce o atti di violenza fisica, anche se occasionali
  4. Umiliazione e denigrazione: il partner utilizza insulti, critiche o umiliazioni
  5. Manipolazione emotiva: la vittima può sentirsi in colpa o responsabile per il comportamento violento del partner
  6. Paura costante: la vittima vive nella paura di ciò che il partner potrebbe fare, anche in situazioni quotidiane
  7. Problemi di salute mentale: ansia, depressione o disturbo da stress post-traumatico possono essere segnali di abuso
  8. Segni fisici: lividi, ferite o segni di aggressione che non vengono spiegati in modo convincente
  9. Comportamenti autolesionistici: la vittima può iniziare a farsi del male o mostrare segni di autolesionismo
  10. Minacce di suicidio: in alcune situazioni, la vittima può sentirsi sopraffatta e minacciare di farsi del male o di suicidarsi

Riconoscere i segni di un abuso psicologico può essere difficile, poichè spesso non lascia segni visibili come quelli fisici. Qui di seguito alcuni indicatori chiave da tenere d'occhio:

  1. Svalutazione e umiliazione: il partner ctirica, derisce o sminuisce la vittima, sia in privato che in pubblico
  2. Controllo delle emozioni: il partner manipola le emozioni della vittima, facendola sentire in colpa, ansiosa e insicura
  3. Isolamento sociale: il partner incoraggia o costringe la vittima a tagliare i rapporti con amici e familiari, creando un senso di isolamento
  4. Gaslighting: il partner fa dubitare la vittima della propria realtà o della propria sanità mentale, facendole credere che le sue percezioni siano sbagliate
  5. Minacce velate: il partner può usare minacce sottili o implicite per intimidire la vittima, creando un clima di paura
  6. Negligenza emotiva: il partner non mostra interesse per i sentimenti o i bisogni della vittima, facendola sentire trascurata o ignorata
  7. Cambiamenti comportamentali: la vittima potrebbe diventare più introversa, ansiosa o insicura, mostrando segni di depressione o stress
  8. Autocrittica e insicurezze: la vittima inizia a mettere in discussione il proprio valore e a sentirsi inferiore, spesso a causa delle costanti critiche ricevute
  9. Manipolazione: il partner utilizza tecniche di manipolazione per ottenere ciò che vuole, facendo sentire la vittima obbligata o in dovere di accontentarlo
  10. Sudditanza: la vittima può sentirsi come se dovesse conformarsi completamente alle richieste del partner, perdendo la propria autonomia.

Se noti uno o più di questi segnali in qualcuno che conosci è importante intervenire con sensibilità e supporto, incoraggiando la persona a cercare aiuto da professionisti o organizzazioni specializzate.