La nostra storia
1. Storia e Contesto di Nascita
ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti) nasce nel contesto della riorganizzazione dei servizi comunali per gli anziani a Modena negli anni '80. La creazione dei Comitati Anziani nel 1986 è stata una risposta alle esigenze del Comune di Modena, che, dopo aver avviato una serie di iniziative rivolte agli anziani, come i soggiorni estivi a Pinarella di Cervia e l'assegnazione di orti urbani, aveva bisogno di un ente in grado di gestire tali servizi.
La spinta iniziale non proveniva da ideali comuni tra i cittadini, ma dalla necessità pratica di coordinare e ottimizzare la gestione di servizi già esistenti, come i soggiorni estivi e le attività ortive. Questo approccio si è evoluto negli anni, con la nascita di un vero e proprio movimento sociale che ha assunto una forma più autonoma e organizzata.
2. Motivazioni Socio-Culturali
La nascita di ANCeSCAO rispondeva a esigenze specifiche della società modenese degli anni '80, in cui la popolazione anziana cominciava a crescere significativamente. Era importante garantire non solo l'accesso a servizi ricreativi, ma anche promuovere la socializzazione, la prevenzione sanitaria e il benessere psico-fisico della terza età.
I soggiorni estivi a Pinarella di Cervia, ad esempio, erano un’occasione per gli anziani di trascorrere del tempo fuori casa, favorendo l'inclusione e contrastando l'isolamento. Gli orti urbani assegnati gratuitamente, poi, offrivano una forma di attività fisica e un’opportunità di socializzazione, riducendo al contempo lo stress legato all'urbanizzazione crescente.
3. Percorso Storico ed Evoluzione
Negli anni '80, il Comune di Modena gestiva direttamente molti di questi servizi, ma con il tempo si rese conto che le circoscrizioni non erano attrezzate per far fronte alla crescente domanda e complessità. Di conseguenza, nacquero i Comitati Anziani, e nel 1996 il Coordinamento Comunale dei Comitati Anziani fu creato per avere un unico interlocutore per la gestione dei servizi.
Tra le iniziative che hanno segnato questa evoluzione c'è stata la convenzione con la cattedra di geriatria per il controllo della MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) e la gestione dei "punti iniettori", che fornivano migliaia di prestazioni sanitarie agli anziani ogni anno.
4. Sviluppi Futuri e Sfide
Negli ultimi anni, ANCeSCAO si è trovata ad affrontare nuove sfide. Il cambiamento demografico e sociale ha trasformato il profilo degli anziani, che oggi hanno esigenze diverse rispetto a quelli degli anni '80. L'avvento della tecnologia ha portato a un aumento dell'individualismo e una diminuzione della socializzazione tradizionale, rendendo più difficile mantenere attive le forme classiche di aggregazione come quelle promosse da ANCeSCAO.
Ciononostante, ANCeSCAO continua a svolgere un ruolo cruciale nel tessuto sociale modenese. I soggiorni a Pinarella di Cervia, la gestione degli orti urbani e le attività motorie restano punti di forza, ma c'è la consapevolezza che il futuro richiederà un adattamento alle nuove esigenze della popolazione anziana e della società in generale.
5. Obiettivi Ideali e Sociali
Gli obiettivi principali di ANCeSCAO sono sempre stati legati alla promozione del benessere e della socializzazione degli anziani, attraverso attività ricreative, sportive e sanitarie. La loro missione originaria di offrire servizi per migliorare la qualità della vita degli anziani resta centrale, ma è necessario trovare nuove modalità per adattarsi ai cambiamenti socio-culturali.
6. Sostegno delle Istituzioni e Prospettive Future
Nel corso degli anni, ANCeSCAO ha potuto contare su un forte sostegno da parte delle istituzioni locali, specialmente dal Comune di Modena e dall'assessorato ai servizi sociali. Tuttavia, di recente, questo rapporto si è indebolito, e i Comitati Anziani sono stati percepiti più come associazioni libere piuttosto che come enti deputati alla gestione di servizi comunali.
Per il futuro, ANCeSCAO dovrà affrontare sfide come il calo della partecipazione e l'aumento dell'individualismo, cercando di integrare nuove tecnologie e modelli di socializzazione per mantenere viva la sua missione. Il futuro richiederà un cambiamento nell'approccio per riuscire a coinvolgere le nuove generazioni di anziani, che hanno esigenze e aspettative diverse rispetto a quelle passate.